The true ending

Fine trama

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    Forever you and me

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    Due divinità sono sparite, lasciando dietro di sé due misteriosi oggetti ora in possesso di Nefele: una grossa falce ed un pendente terminante in un ciondolo a forma di cuore. Una nuova minaccia, però, si apre dinanzi agli occhi degli elysiani mentre questi ancora si trovano sul campo di battaglia.

    Ordine e Natura. Il primo visibilmente noto ai più, non ha mai fatto a meno di mostrare la sua presenza sull'isola ed anzi ha fatto credere a tutti di voler solo aiutare Elysia a tornare al suo antico splendore. Il sorriso sghembo che rivolge ai presenti è chiaramente divertito, tanto quanto è carico di amore quello che un attimo dopo rivolge a Natura, la donna dai ramosi capelli da cui spuntano alcune foglioline e dei fiori.
    Poche parole, l'inizio di una nuova battaglia. Se alcuni eroi sono stati in grado di fermare Morte poco prima, altri se ne ergono a difesa del regno da questa nuova minaccia. Avventurieri senza nome, nella storia che si sta scrivendo. Non di meno importanti, tuttavia, poiché grazie alle loro eroiche gesta eventualmente anche la tirannia di Natura ed Ordine viene fermata sul nascere. Stranamente, le due si sono rivelate essere più deboli di Morte stessa - ma era chiaro dal momento in cui i due avevano aspettato la dipartita della sorella per fare il loro ingresso sull'Isola persa nello spazio e nel tempo.
    Due ulteriori oggetti sono lasciati dalle divinità appena sconfitte nelle mani di Nefele: un'armatura ed una corona, che Conoscenza indossa sapientemente, prima di compiere un gesto che alcuni lodano ed altri temono. Nefele risveglia Spazio, che incapace di gestire ulteriormente l'Isola da solo, grazie al supporto di Conoscenza risveglia anche Tempo.

    Elysia torna ad essere completa, l'intero pianeta si risveglia e con esso tornano in vita anche nuove fonti di minaccia, nuovi problemi. Arkho e Demos si dividono i territori cercando di mantenere la situazione quanto più pacifica possibile. Tuttavia, il ritorno di Tempo porta alla luce una vecchia discussione ed ancora una volta questa scatena l'ennesima diatriba fra le due fazioni.
    La divinità del tempo vuole portare a termine il rituale, infatti, riavvolgendo così tutto fino alla sua origine. Gli Arkho sono d'accordo, i Demos no e vengono supportati da Spazio. La guerra si protrae nei mesi ed alla fine è difficile comprendere chi ne esca vincitore. Entrambi gli schieramenti subiscono ingenti perdite, fino a quando qualcuno uccide una delle divinità e, con essa, anche l'altra. Questo qualcuno è Immaginazione, tornato su Elysia al momento giusto per approfittare di un momento di debolezza da parte di uno dei due fratelli. Eroe o villano, anche questa battaglia ha finalmente fine. Intanto, la morte di Kairos e Chronos vede Nefele arricchirsi di altri due oggetti: degli orecchini di cristallo ed un orologio da tasca, rubati sotto al naso di Immaginazione prima che egli potesse farli propri. Oggetti insoliti, ma che in qualche modo sembrano emanare una forte aura magica che concede ulteriori poteri a Conoscenza. Essa, però, non pare fare assolutamente nulla né contro, né a favore di Elysia.

    Una fredda notte invernale non troppo lontana, Immaginazione si scontra nuovamente con Nefele.
    La divinità spiega ai presenti - ce ne sono, ovviamente, altrimenti non staremmo scrivendo questa storia - che Conoscenza è in realtà Destino e che, ora che le altre divinità sono morte, non resta nulla da fare se non fermare Conoscenza prima che recuperi tutti i suoi poteri.
    Destino, il crudele Destino. Colui che gestisce le azioni di tutti, imprimendole in un antico tomo che al momento non è fortunatamente nelle mani di Nefele. Colui che incatena, impedendo a chiunque di sfuggire a ciò che egli stesso ha in serbo per loro. Immaginazione cerca l'appoggio di questi eroi senza nome, propone un patto che - dice - libererà l'universo dall'influenza di Nefele.
    Immaginazione spiega pure che questo tomo del Destino è finito inizialmente nelle mani di William, il sacerdote del Tempio di Kairos, che ha scoperto tutta la verità e per permettere la distruzione del Libro e delle sue leggi ha messo in atto tutto il rituale che ha portato le sette divinità a dividersi da Nefele, indebolendolo.

    Nefele risponde. Ammette che è tutto vero, che in passato ha davvero fatto ciò di cui Immaginazione lo accusa. Tuttavia, Conoscenza spiega anche che l'universo non può finire nelle mani dell'altra divinità, così come non può andare avanti senza qualcosa che lo guidi. Propone così una soluzione: sconfitto Immaginazione, Nefele recupererà l'ultimo oggetto che gli manca a ritrovare tutto il suo potere. Ottenuto questo, la divinità promette di sbarazzarsi del Libro del Destino e lasciare nelle mani di ciascuno il proprio fato. A quel punto, spiega, dividerebbe la propria essenza in Causa ed Effetto, così che rimasta l'unica legge nell'universo questo non collasserebbe. Se le battaglie contro le altre divinità sono state difficili, quella contro Immaginazione e Nefele non sono da meno. I nomi degli eroi che vi prendono parte si susseguono, alcuni vengono ricordati, altri dimenticati. Eppure, tutto porta alla Fine.
    Immaginazione muore, lasciando dietro di sé delle ali sulla schiena di Destino che, ora, è completo.

    Gli sconfitti temono il peggio: cosa impedisce a Destino di venire meno alla parola data?
    Fortunatamente, non è questo il caso. Nefele si divide in due entità: uomo e donna, causa ed effetto, proprio come promesso. Il Libro del Destino viene distrutto, i resti sono affidati a un nuovo ordine di Cavalieri nato dai resti degli Arkho e dei Demos che ha come obbiettivo solamente il mantenere al sicuro Elysia e con essa tutto l'universo. Il pianeta diventa il punto di connessione di diversi universi, di diverse fasce temporali.

    Fine.
     
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