Taashath Kaedvin

Descrizione fisica

Cosa si può dire di una qunari se non la caratteristica altezza? Voglio dire, tralasciando le possibili corna e la faccia imbronciata, quasi tipica in quella razza.
Taashath è certamente più alta di un umano, con i suoi 218cm di altezza può rivaleggiare anche contro la controparte maschile della sua razza, anche se fisicamente meno imponente e più asciutta.
I suoi capelli sono di un naturale colore bianco, mossi e molto curati. Al contatto possono ricordare la seta, ma lei non permette a nessuno di avvicinarsi dal collo in su, ciò impedisce a molti di avere questa informazione. Data la loro lunghezza, la donna li mantiene sempre in una coda alta e quasi mai sciolti. Certe volte si dimentica anche di slegarsi quando deve dormire.
I suoi occhi sono di un giallo brillante e sicuramente la parte più espressiva del suo volto, Taashath però preferisce evitare il contatto visivo e questo può impedire di notare i suoi cambiamenti di stato.
Sebbene il suo volto sia sempre visto con una smorfia infastidita, la sua natura pacifica continua a permanere nella sua voce, creando molto spesso contrasto e confusione negli estranei.

Le corna sul capo non sono molto grandi, la loro conformazione le impedisce di poggiare la testa se non lateralmente; questa parte del corpo è da considerarsi vietata al tocco senza un suo permesso.
La pelle sul suo corpo è completamente grigia, fatta eccezione per le diverse linee color rosso sangue, tra loro diverse per dimensione, tatuate su entrambi i quattro arti, il collo e il tronco. Quest'ultime possono sembrare solo un capriccio della donna, ma molte servono per nascondere la presenza di cicatrici sul corpo. Le uniche che lascia trasparire sono quelle sul volto, una sul sopracciglio sinistro e una sulla parte alta del labbro.
Il suo vero capriccio però sono il numero di orecchini (un orecchino a cerchio e due piercing in altro sull'orecchio destro, tre orecchini su quello sinistro) e di piercing (uno al mento, uno all'ombelico e uno su entrambi i fianchi) sul suo corpo. Non fa segreto che le piacerebbe averne altri, ma per ora il numero le è sufficiente.

Al collo porta una lunga collana su cui è legato un pendente di cristallo azzurro; a causa del suo collo particolarmente sensibile al tocco, la donna non riesce a indossare oggetti troppo stretti, per colpa di alcuni traumi creati da piccola.
E' per nascita mancina, ma in giovane età le è stato rotto il braccio sinistro e da allora è divenuta ambidestra.
Per quanto il suo corpo sia per la maggior parte coperto, le mani sono uno dei pochi punti lasciati visibili senza timore. Entrambe sono piene di tagli e, se viste da vicino, si potrà notare che le dita sono state rotte diverse volte.

La donna qunari indossa una camicia semplice e dal collo alto, ma per lo più lasciata aperta nella zona della gola, porta dei pantaloni grezzi e degli stivali alti, generalmente entrambi di colore scuro. All'altezza della vita porta legata una fascia di colore rosso.
Oltre a ciò a quasi sempre una giacca lunga e scura. Patisce molto il freddo, dunque non girerà mai senza una buona dose di vestiti addosso.
Nel caso in cui dovesse proteggersi il collo, userà la fascia come una sciarpa.

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Descrizione psicologica

Taashath è una persona piuttosto calma e paziente, senza alcun interesse nel procurare problemi o guai di alcun genere. Di contro, non chiederà mai aiuto se dovesse essere lei nei guai e cercherà di risolvere il tutto da sola.
Preferisce ascoltare piuttosto che parlare, divertendosi più a sopportare lunghi discorsi piuttosto che il dover esprimere il suo pensiero a parole. Questo però non le impedisce di fare domande, anche le più strane, solo per sfamare la sua curiosità.
Non lascerà farsi toccare il collo, non senza abbastanza fiducia e una motivazione valida.

Apprezza i giochi di parole e le storie, qualunque esse siano. Non le piace parlare molto di sé o della sua storia, cercando quasi sempre di ignorare la domanda o deviare il discorso. Solo con un'amicizia profonda sarà più disponibile a parlare liberamente di se stessa.
Odia terribilmente le persone che urlano e i posti troppo affollati, inoltre Taashath teme particolarmente i rumori forti.
Non è capace di rispondere bene ai flirt, perchè ogni tentativo potrà essere ignorato, seguito da una sua richiesta di reindirizzare l'energia per qualcosa di più utile o da una semplice frase per chiedervi di smettere. Taashath potrà provare interesse per qualcuno solo dopo aver costruito un legame di amicizia, ma non per questo avrà il coraggio di farlo sapere alla persona interessata, accontentandosi della sua situazione per paura di rovinare tutto.

Si fa chiamare solamente Kaedvin dalla maggioranza delle persone che incontra e conosce, a pochi rivela il suo nome completo.
Una volta che avrà instaurato un legame positivo con qualcuno, Taashath si mostrerà molto protettiva e non penserà due volte a difendere quella persona. Per contro, comincerà a mentire più spesso per non coinvolgere quella persona nei suoi problemi, non volendo causare preoccupazioni di alcun genere.

Curiosità:
- Non sapendo in che giorno fosse nata, la madre decise che il settimo mese dell'anno fosse il compleanno della figlia.
- Per il suo ventisettesimo anno d'età, Taashath decise di aggiungere due piercing sul labbro inferiore, posti entrambi sulla destra.

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Background

I suoi primi 7 anni di vita sono un periodo che non ama ricordare: nata in una casa di piacere, rischiò fin da subito di essere abbandonata dalla madre, a causa delle regole imposte dalla proprietaria di quel bordello. La madre, una donna qunari di bell'aspetto, scappata alle ferree leggi del Qun, riuscì a convincere la proprietaria a tenere la propria figlia. Alla bambina fu permesso di alloggiare nella casa, ma la proprietaria la trattava alla pari di un animale non voluto, non risparmiandole alcun attacco e senza che la madre potesse proteggerla.
A quel tempo Taashath aveva troppa paura per ribellarsi alle violenze della donna e sviluppò anche un'incapacità a parlare.

Tutto ciò durò per l'appunto 7 anni perchè, all'ultimo anno, la madre rimase nuovamente incinta e intenzionata a proseguire la gravidanza, lei e la figlia furono scacciate dalla casa di piacere.
Sole e abbandonate a se stesse, furono accolte in casa da un umile coppia di nani. I due coniugi Kaedvin, un semplice orafo di nome Devath e una erborista chiamata Vydia, ascoltarono la loro storia senza giudicare e decisero di accoglierle nella loro famiglia; entrambi i nani, non più così giovani, si ritrovavano senza figli a cui passare le proprie conoscenze e per loro quell'aggiunta era come aver finalmente una figlia e dei nipoti. Taashath e la madre si ritrovarono dunque con una nuova casa, una famiglia e con una possibilità di imparare un lavoro.
Quasi un anno dopo quell'avvenimento, nacquero due gemelli: Vas e Assara. La loro nascita aveva anche decretato la fine del silenzio di Taashath e l'inizio dei suoi tentativi di parlare, aiutata e supportata da quella particolare famiglia.

Gli anni passarono e durante l'adolescenza, la giovane aveva imparato i rudimenti del combattimento e della caccia da Devath, anche se la ragazza era più propensa allo studio delle cure e della lavorazione dei metalli, piuttosto che all'arte del combattimento.
Durante quegli anni Taashath cominciò ad affezionarsi alla coppia di nani ma, a differenza dei suoi fratelli minori, la ragazza non riuscì mai a chiamarli "nonni" e continuò a chiamarli con il loro nome.

In età adulta, quando ormai i suoi fratelli avevano intrapreso l'arte della lavorazione dei metalli preziosi e la madre aveva sostituito pienamente Vydia, Taashath decise di mettere a disposizione le sue conoscenze mediche a chi non poteva permettersele, senza alcun interesse in cambio. Il suo era un modo per ripagare la fortuna e gentilezza che aveva ricevuto in gioventù.
Negli ultimi tempi a Jintev, era arrivata la voce della Gilda e degli obiettivi che si prefiggeva. Taashath cominciò a pensare di potersi unire all'organizzazione, non per interesse nella fama o altro, ma solo per riuscire ad aiutare un numero maggiore di persone.